lunedì 27 giugno 2011

Andrea (Luci Astrali) - Riflessioni -

Andrea


è con grande emozione che pubblico questo scritto di Andrea! 

 “Un piccolo aiuto per gli amici” diventa un urlo di disperazione che Joe Coker lancia dal palco di Woodstock.  Un grido di dolore che racchiude idealmente l’apoteosi e il tramonto del beat e della cultura hippy.  La fine dei  miti di Kerouac e Ginsberg. I figli dei fiori, i loro ideali ormai annientati dalle droghe e dalla guerra del Viet-nam e dispersi in una diaspora di nuovi individualismi.
E’ stato anche il momento più intenso  della nostra rassegna 60 Beat generation, grazie ai Demetra. Ho chiuso gli occhi e nell’urlo ho percepito la stessa disperazione, perché nulla forse è  cambiato.
Cosi come le note di Apache, sonorità solo assopite nella mente di chi le ricorda.
Così come il suono dell’organo Hammond che ha ricreato quel muro sonoro su cui i Grandi ricamavano gli “assolo”.
Così come Hey Joe che i Chain Reaction , pur giovani,  hanno reso con la stessa cupa rassegnazione.  
Cosi come la voce di Caterina  che canta Revolution come  se la rivoluzione fosse ancora dietro l’angolo.
Sono stati i giovani musicisti a sorprendere per l’impegno e la capacità di interpretare e reinterpretare senza stravolgere.
Meglio così! Se i figli sono meglio dei padri le speranze di migliorare questo mondo non sono perdute.
Tuttavia anche i “musicanti” che già allora si cimentavano con quella musica,  quando sono saliti sul quel palco si sono sentiti “musicisti” in grado di replicare le loro emozioni ancora intatte.
Grazie a tutti.

 Andrea (Luci Astrali)


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